un po' di ecologia per il Ticino

Ero in auto in mezzo al traffico. Pensavo a tutte le auto che girano per il ticino, come in tanti altri posti di questo nostro mondo. Di quanta gente chiusa nella sua scatoletta a motore si infila per le strade una dietro l'altra.

Pensavo e se non ci fossero più le auto, sai che tranquillità, il mondo tornerebbe ad essere un posto tranquillo senza troppi rumori.

E quanto carburante se ne va via nell'aria per far andare tutte queste automobili, sarebbe un sacco di gasolio, benzina, petrolio insomma che non verrebbe gettato al vento nel vero senso della parola.

Proprio di oggi, è un iniziativa di vari comuni del circondario che hanno inviato ai cittadini un opuscoletto che riguarda le bici elettriche, mi sono detto subito che era un'iniziativa molto interessante. Un sconto di 500 fr per l'acquisto di una bici elettrica davvero interessante.

Ma non tutti la pensano poi così, magari dicono sì che ci vorrebbe meno traffico, che ci vorrebbe qualche soluzione, ma che siano sempre gli altri a fare il primo passo.

Ma se davvero qualcuno facesse il primo passo. Se solo le amministrazioni comunali decidessero di chiudere alcune strade, aumentare le dimensioni delle aree pedonali. Ad esempio già chiudere in modo permamente il lungo lago di Lugano, dal Casinò fino alla rotonda prima di Paradiso, quanto traffico sparirebbe, si sposterebbe l'afflusso di auto di almeno mezzo chilometro, il traffico sparirebbe completamente dal centro città, ma visto che gli unici parcheggi sono sulle direttrici per l'esterno anche tante altre strade beneficierebbero della chiusura, la città sarebbe molto più vivibile. Ci dovrebbe essere solo il coraggio di farlo e i commercianti di capire che ne va anche della loro salute. I mezzi pubblici ne verrebbero avantaggiati, e le biciclette tornerebbero a farla da padrone. I pedoni riprenderebbero la città.

Una cosa, certamente bisogna compiere un altro passo, creare le strutture per poter arrivare a tanto. Vuol dire pensare una città a livello d'uomo, già per tante cose è a un buon livello di bambino, ma... per poterla far diventare vivibile completamente devono essere costruiti nuovi parcheggi, pensare a delocalizzare il traffico il più possibile, significa sviluppare una rete di mezzi pubblici più intensa, pensando anche ad una metropolitana che che trasporti il traffico pedonale dalla frontiera di Ponte Tresa verso Lugano e verso l'alta val Vedeggio lasciando le auto dei frontalieri alla frontiera, questa è un'idea già proposta dalla Confederazione, ma le orecchie ticinesi non la sentono molto, eppure bisogna pensare sempre più ad una città senza auto, magari anche limitando notevolmente il traffico merci su ruote.

Anche questo è certamente un problema... ma ci sono i container che possono essere montati su un vagone o su un camion.... ma allora negli scali merci dei nodi ferroviari come Chiasso non si potrebbe far dei bei convogli di container scaricati dai camion... e obbligare ad usare il treno almeno dalla frontiera, magari anche da più in là non sarebbe male.

Non credo di pensare in grande, non sono idee mie, sono cose che ho già sentito, ma forse qualcuno non ci ha pensato molto su, quanto costa un camion in termini di “pedaggi”, e quanti rischi comporta, un camion nel traffico è sempre un pericolo, poi sapendo come guidano i cammionisti sull'autostrada, si buttano quando meno te lo aspetti, spesso senza segnalare il loro spostamento, sembra che una volta passata la frontiera si dimentichino delle regole imparate con tanta difficoltà sulle strade italiane, e lo strano è che tutti pensano che la polizia svizzera è la più severa. Insomma bisogna trovare il modo per incentivare il trasporto su rotaia, se c'è volontà c'è soluzione

Ma non bisogna dimenticare che è tutto il modo di vedere il muoversi per strada che deve essere rivisto. Quanto sarebbe bello non dover preoccuparsi di dove parcheggiare la propria auto, e pensare “ma tanto un'auto da parcheggiare non ce l'ho”. Sarebbe un mondo nuovo?