mercoledì 4 febbraio 2009

eutanasia, sì o no

Ascoltando e guardando le notizie che riguardano Eluana, ma anche sentendo quanti sono i casi come il suo in Italia, ma anche in Europa o nel mondo.
Mi viene da pensare, quanti passi in avanti ha fatto la medicina, ma non abbastanza da salvare completamente una vita, soprattutto in questi casi, dove una persona è costretta a vivere sospesa finché non sopraggiunge l'inevitabile morte fisica. Ma quand'è che arriverà questa, quando il corpo non ce la fa più, o quando i medici decideranno che si può staccare la spina.
Non è questione di eutanasia in questi casi, le persone che sono costrette in coma profondo a vivere attaccate ad una macchina per tutta la vita in verità sono già morte quando hanno constatato il coma irreversibile. Se non ci fosse la macchina che li tiene in vita sarebbero già morte, diciassette anni fa per Eluana, tanti anni per altri, e in tutti questi anni non è stato risolto nulla se non il fatto che sono sospesi, non possono morire in pace perché devono essere tenuti in vita a qualsiasi costo.
Io non sono per l'eutanasia, credo che la vita sia la cosa più importante che ci sia, ma pensare a quei poveretti dei parenti, dei genitori di Eluana che sono diciassette anni che piangono la morte della loro figlia, di questa morte che non arriva mai. Non possono mettere il loro cuore in pace, perché la loro figlia non è morta, ma non è neppure viva. E' sospesa. E' in un limbo da cui non tornerà più indietro a meno di un miracolo.
Ma quel miracolo si dovrebbe chiamare miracolo della medicina, la scoperta di una cura, o di una tecnica chirurgica innovativa, cosa per ora impossibile.
E che dire se dovesse capitare davvero quel miracolo, com'è ora Eluana, come sarebbe la sua vita oggi, che ha perso 17 anni di vita, sarebbe peggio di morire, avrebbe una vita vuota, emargianta da tutto e da tutti e da sé stessa, non sarebbe una vita facile... le probabilità di un suicidio sarebbero altissime. Sarebbe come aver perso diciassette anni per sempre e non poterli recuperare, perché sicuramente la sua vita sarebbe sempre poco più che vegetale, magari anche conscia della sua situazione, ancora peggio di com'è adesso. magari ora non ha la consapevolezza della sua realtà.
La chiamano eutanasia la procedura che fermerà la macchina e la lascerà finalemente morire. Ma l'eutanasia è una scelta che si fa con persone coscienti, magari non attive, ma coscienti. Altra cosa, lei e tutti quelli nelle sue condizioni se non ci fosse una macchina che li tiene forzatamente in vita sarebbero morti poco dopo l'evento che li ha portati ad essere come sono.
Per cui non si può chiamare eutanasia la liberazione di persone che sarebbero morti da tempo se non tenuti in vita con accanimento terapeutico da macchine, che altrimenti non sarebbero.

L'evento di Eluana è solo un evento mediatico, qualcosa su cui parlare che va contro una falsa morale... non è la morale cristiana, non è una morale atea. E' solo la sete di sangue dei masmedia. E' sempre la solita storia, Eluana potrebbe essere già sepolta da anni ormai, ma lo spettacolo vuole la sua parte, a nessuno interessa veramente Eluana, quello che importa è il caso di risonanza mediatica... Eluana lasciatela morire in pace, non disturbate i parenti, non disturbate il suo riposo.

Eluana, ciao

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