«in piazza l'8 luglio per difendere la libertà»
«Con l'impunità, Silvio sarà un dittatore»
Sul blog di Grillo una lettera di Di Pietro: «Premier esempio devastante, come i mafiosi per i giovani del Sud»
«È IL TEMPO DELLE SCELTE» - «Ci sono momenti nella vita delle nazioni - si legge nella lettera inviata dall'ex pm a Grillo - in cui i cittadini devono fare delle scelte. Momenti in cui non si può più fare finta di niente e continuare a credere che, in fondo, nulla veramente cambierà. Le leggi che continuamente vengono proposte dal nuovo Governo sono un attentato alla democrazia. Se passano, vincerà il regime e perderà, per un tempo indefinito, la democrazia». Questo l'incipit della lettera che il leader dell'Italia dei Valori ha scritto al comico. «Non c'è bisogno dell'esercito - prosegue l'ex pm - per togliere la libertà ai cittadini. È sufficiente manipolare l'informazione e, grazie a questa, farsi eleggere in Parlamento. Quindi legiferare contro la Costituzione, contro l'indipendenza della magistratura, contro la sicurezza dei cittadini, contro la libera informazione. Una legge dopo l'altra».
DITTATURA - «Cosa distingue - prosegue Di Pietro nella lettera - un primo ministro di una democrazia da un dittatore? Il vero tratto distintivo è l'impunità assoluta del dittatore». Quindi l'affondo: «Quando Silvio Berlusconi l'avrà ottenuta l'Italia sarà, a tutti gli effetti, una dittatura».
«SILVIO COME I MAFIOSI PER I GIOVANI DEL SUD» - «La storia di Berlusconi - attacca il pm di Mani Pulite - parla per lui. I suoi innumerevoli processi, la condanna per corruzione giudiziaria del suo avvocato Cesare Previti per la Mondadori, la sua appartenenza alla P2, l’occupazione abusiva delle frequenze di Rete4. L’elenco è interminabile come i danni subiti a causa sua dal nostro Paese. Mi riferisco - sottolinea - soprattutto allo spegnersi della coscienza civica, della morale, dell’etica. All’esempio devastante che Berlusconi ha offerto alla nazione e alle giovani generazioni in quasi venti anni, un esempio aggravato dalla sua impunità. Una situazione simile a quella dei ragazzi nei paesi del Sud che ammirano il camorrista o il mafioso locale».
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