Ci sono supposizioni che affermano che lo spostamento dell'asse terrestre comporti anche il cambiamento della polarità della Terra, ovvero il polo nord diventerebbe il polo sud e viceversa. C'è chi dice che lo spostamento dell'asse può provocare stravolgimenti delle terre emerse, e sposta delle zolle continentali in modo repentino (poi è da quantificare cosa voglia dire repentino). Entrambe le supposizioni portano a grandi distruzioni, la scomparsa dell'Umanità e il castigo di Dio. Non dico che possa essere vero, ma non è detto nemmeno che capiti veramente, di certo è sicuro che l'asse terrestre si è spostato altre volte nell'arco della storia del nostro pianeta.
Sono verificabili anche storicamente grandi glaciazioni e più recentemente piccole glaciazioni, alternate da periodi con clima molto più mite. E' risaputo che all'epoca di Roma antica facesse più caldo che non oggi, in certe zone come la laguna veneta c'era anche meno acqua, visti i ritrovamenti di aziende agricole in mezzo alla laguna, oggi completamente sommerse.
Come ci sono prove storiche e geografiche del leggendario diluvio della bibbia, ma che ha anche riscontri sia nella Cina dello stesso periodo che nelle civiltà precolombiane dell'America Latina. Nella bibbia secondo quello che si è riusciti a posizionare l'evento, sembrerebbe acceduto guarda caso circa 15.000 / 11.000 anni fa, e guarda caso, già prima del diluvio c'erano civiltà propagatasi per tutto il mondo conosciuto. Verrebbe da dire che la bibbia potrebbe far risalire la creazione del mondo a non più di 30.000 anni fa, se fosse così, sarebbero altri 15.000 anni che coinciderebbero con un altro evento catastrofico, che ha modificato il corso della storia (la supposta creazione del Mondo appunto).
La civiltà micenea cominciò a formarsi circa 11.000 anni fa. Proprio di allora si parla dell'inabissamento di Atlantide. Il deserto del Sahara esiste da circa 11.000 anni così come lo conosciamo noi (anzi in epoca romana era molto meno arido), e del resto lungo le rive del Nilo è nata una delle civiltà più incredibili dell'antichità. Mentre in Europa i ghiacci si ritiravano permettendo l'insediarsi dell'uomo.
Una nuova Atlantide? Effettivamente nessuno sa cosa può succedere se si sposta troppo l'asse terrestre, però si possono fare delle supposizioni, l'effetto minimo può essere che le zone che oggi sono torride, le zone equatoriali si ritrovino ad essere delle zone temperate o addirittura fredde, cambierebbe la posizione dei poli, ad esempio l'India potrebbe trovarsi dove c'è la Siberia oggi, l'Africa dove c'è l'Europa, L'Europa posizionarsi più a nord, l'America del nord, dove ora c'è il pacifico, l'America del Sud al posto dell'Africa, l'Australia al posto dell'Antartide e quest'ultima nell'oceano indiano (non spostamento di terre, ma solo di clima). Secondo questa ipotesi, sempre se l'asse si sposta verso la Siberia, o meglio verso lo stretto di Bering, ovviamente è solo un'ipotesi, potrebbe spostarsi verso la Norvegia o verso la Groenlandia, a seconda verso cosa si sposta, quello sarà identificato il nuovo polo, ragione per cui ci sarà un cambiamento verso il freddo a partire da quella zona. Naturalmente si sposta il polo nord e segue nel movimento opposto il polo sud, per cui le terre agli antipodi del nuovo polo nord saranno il polo sud. La cosa importante è che i continenti conosciuti oggi con le loro particolarità climatiche, non lo saranno più, l'Antartide non sarà più coperta di ghiaccio, lo saranno altre zone che non lo sono oggi. In Argentina non nevicherà più a natale, come in Europa potremmo ritrovarci in una zona equatoriale.
Altra ipotesi che alcuni fanno è che lo spostamento dell'asse terrestre porterebbe ad uno stravolgimento della Terra tanto da invertire addirittura i poli, prevedono che una simile eventualità porterebbe catastrofi immani, terremoti, maremoti, i continenti andrebbero alla deriva cancellando tutto quello che tutta la civiltà esistente oggi sulla terra ha costruito, che da New York a Sidney, a Pechino, a Parigi, da Buenos Aires a Mosca, non resisterebbe nulla, tutto sarebbe inghiottito dalla terra per ridare un nuovo mondo, sarebbe l'ipotesi più tragica, e anche un po' inverosimile, troppo esagerata per essere “naturalmente” accettabile. La mia idea è che la natura della Terra sia sempre in movimento, ma un movimento abbastanza fluido, la Natura è sempre in evoluzione e nessuno la può fermare. Certamente l'Uomo fa parte della Natura, e tutto si dovrebbe muovere in armonia, per questo dico che la prima ipotesi sia più accettabile, anche se non meno tragica, perché comporterà lo stesso delle tragedie, ma sarà sempre in un ordine naturale delle cose.
Torniamo nella leggenda, come poteva essere il mondo all'epoca di Atlantide. Guardando com'è oggi e sapendo tutta la strada che ha fatto fino ad oggi, si può presumere una civiltà uguale se non ancora più progredita, l'uomo moderno ha dovuto forse riscoprire tutto quello che nella civiltà di Atlantide era già stato scoperto, ma anche qualcosa di nuovo, mentre qualcosa invece è andato perso per sempre, sappiamo che l'uomo in questi ultimi 4.000 anni si è sviluppato talmente tanto da abitare ogni angolo della terra, si può supporre che già sia successo a quei tempi. Per cui potremmo trovarci davvero ad un traguardo che possa portare per l'umanità un simile epilogo.
Sono ipotesi suggestive, che però non hanno riscontro nella realtà, anche se potrebbero essere verosimili, in fin dei conti gli abitanti di Atlantide siamo noi stessi, sopravvissuti all'evento che ha distrutto quella civiltà, è possibile. Ci sono scrittori, filosofi dell'antichità, che hanno raccontato di un mondo diverso dal loro, ma non forse troppo diverso dal nostro odierno.
Si sono conservate nelle varie civiltà strutture che non si capisce come possano essere uguali in ogni parte del mondo, che siano delle testimonianze di Atlantide, ci sono studiosi che ammettono questa ipotesi... Che sia rimasto anche nel nostro subconscio qualcosa che ricorda Atlantide, dato che siamo noi stessi che abbiamo costruito la leggenda di questa civiltà scomparsa, o che sia rimasta in qualche modo nel nostro retaggio culturale.
Il popolo dei Maya hanno previsto la fine del mondo per il dicembre del 2012, non so se possa essere una previsione davvero attendibile, o sarà solo un cambiamento del nostro modo di vivere, fatto sta che ci troviamo in un periodo storico, economico, sociale, ma anche ambientale direi a dir poco critico, qualcosa vorrà pure significare, anche se nessuno ne ha idea, o nel segreto gli scienziati lo sanno, sarà uno stravolgimento della nostra società odierna.
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