lunedì 26 aprile 2010

Le domande di Oggi

Le domande che mi pongo!!!

Una di queste è se la globalizzazione sia un bene? Non lo so più. Mi sono laureato in economia politica e finanziaria, studiando i problemi con le forze lavorative. Fu forse una perdita di tempo?

Mi e stato insegnato che quando un Mondo è Libero, e che i Popoli hanno voglia di Lavorare, la concorrenza è il vero stimolo per l'Impreditore. Questa idea è insita già nei bambini che confrontano i loro muscoli e i loro giochi, se giocano con i loro soldatini di piombo cercano di vincere la « falsa » guerra fra amici. E così via fino al tempo della scuola, con i compagni nell'adolescenza, più tardi con le ragazze etc... Nell'adulto completo, questa rincorsa è del fare meglio del vicino, l'erba del quale e sempre la più verde...
In quel momento inizia la vera concorrenza, del fare meglio dell'altro e se questo non è possibile, produrre la stessa cosa, ma con un non so che in più, oppure in meno, ma ad un prezzo più competitivo, anche se con una qualità inferiore da farla durare meno nell'uso.
E qui sorge un'altra domanda: Ci sono paesi dove gli operai lavorano 18, o più, ore al giorno con salari bassissimi, che dormono in un letto di paglia, consumando pochissimo cibo, ma in tali paesi non esistono problemi di disoccupazione? E se un operaio muore dal troppo lavoro o per la malnutrizione, si butta fuori dalla catena, rimpiazzandolo semplicemente come si fa con una vite o un bullone di una macchina.
Questo è una domanda che mi pongo, e devo dire, che avendo un'età molto avanzata, il mio pensiero è rivolto sempre alla Gioventù odierna, e specialmente a quello che questi potrebbero ancora vedere e anzi vivere, in un futuro prossimo venturo.
Penso anche, in primo luogo a quegli operai, a migliaia, che vivendo malcurati, malnutriti, e che non avranno visto durante il loro insipido viaggio sul Pianeta Terra, che una vita come quella di un bullone in una enorme macchina, che non deve mai fermarsi, costi quello che costi.
( Se l'idea è accettata, posso continuare, a farmi altre domande che mi pongo) . Grazie per cortese risposta. A Presto!

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Non solo, molto spesso non occorre andare molto distante per trovare operai trattati da bulloni, che lavorano nelle grandi macchine globalizzate del mondo occidentale, basta andare alle porte di casa nostra, dove non solo si si può imbattere in fabbriche che sfruttano extraeuropei come nei posti da dove provengono, ma anche europei, italiani, che lavorano anche 10 ore al giorno per una misera paga mensile.

E' di pochi giorni fa una trasmissione sulla rete svizzera, dove si parlava di infermieri nel Ticino, dove quelli ticinesi non trovano lavoro vicino casa, sono costretti a trasferirsi nella Svizzera interna, invece qui si assumono infermieri stranieri, dall'est europeo, ma soprattutto frontalieri italiani che sono in Svizzera durante le ore di lavoro, ma che poi rientrano in Italia a turno finito. Operai anche questi, spesso costretti a fare turni quasi impossibili, il tutto per un salario sotto pagato per uno svizzero, invece molto interessante per un italiano, che se lavorasse in Italia riceverebbe per le stesse condizioni di lavoro nemmeno la metà...

Ma tutto questo non è dovuto certo solo alla globalizzazione, o meglio non è globalizzazione lo sfruttamento dei lavoratori, di qualunque nazionalità essi siano, e non riguarda solo gli infermieri, che sono solo un esempio per dire che tutti i lavoratori sono nelle medesime condizioni, dovrebbe essere lo stato che garantisce un salario minimo che permetta di vivere dignitosamente nel proprio stato, e che metta dei paletti ai datori di lavoro, sia per il tipo di assunzioni, ma anche per le regole che si devono seguire... Non è possibile che un popolo venga sfruttato sempre da una classe dirigente in nome del dio denaro, perché questo è alla fine. Non è globalizzazione, non è economia, ma solo legge del più forte che ha in mano il denaro con cui comprare vite. E finché non si cambia questo stato di cose, ci sarà sempre l'operaio che è solo un ingranaggio rimpiazzabile di una catena di montaggio che però sta sempre più perdendo pezzi per strada, e oggi i pezzi per strada sporcano, inquinano, per cui ci dovrebbe essere qualcuno che dice a questi "imprenditori" che è ora di riconsiderare la Vita, che non è solo la loro, le belle auto, le grandi ville, le belle donne. Ma anche tutto quello che gli sta attorno.

Un arrivederci

4 commenti:

  1. Questo è una domanda che mi pongo, e devo dire, che avendo un'età molto avanzata, il mio pensiero è rivolto sempre alla Gioventù odierna, e specialmente a quello che questi potrebbero ancora vedere e anzi vivere, in un futuro prossimo venturo.
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    Caro Sergio,
    certo che te ne poni di domande e fai benissimo,
    non ho comunque letto tutto ma il Succo del tuo Pensiero credo comunque "a grandi linee" di averlo capito e, in un secondo tempo leggerò meglio tutto..sono un po' pigra a leggere ma al momento pure un po stanchina..

    Mi fa solamente molto sorridere il fatto che TU
    ti ritenga di un età molto avanzata!!!
    Non credo TU sia un anziano..ma neanche un anziano a dipendenza di quanti anni ha lo è.
    Credo tu sia a metà del tuo cammino..visto che l'età media oggigiorno arriva, almeno per gli uomini a 80 anni...

    Per quel che ti posso dire io (e non è molto), ho smesso da tempo di farmi domande a cui Nessuno mi può dare risposta..forse sbaglierò ma lo ritengo inutile..(almeno per me).
    Cerco, nel mio piccolo di fare quel che posso..quel che non posso e di quel che fanno gli altri non mi ritengo diretta responsabile (se non involontaria spettatrice di soprusi e ingiustizie che da che mondo è mondo nei vari popoli sempre ci sono state e sempre ci saranno..).

    Una buona fine domenica di inizio maggio :))
    Cris

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  2. ..ciao..
    se ritieni che il commento precedente non sia il caso di pubblicarlo visto che devi approvarlo, tralascia pure..(e questo in ogni caso ignoralo :))

    Un abbraccio.

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  3. Ma infatti la persona che scrive la parte più importante del post (quella iniziale) è un mio amico che ha abbondantemente superato il segno della mezza via, avendo ormai più di ottant'anni, una cara persona che non ha ancora perso la voglia di porsi le domande della vita, e questa è una bella cosa.
    ciao

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  4. ..ahah..
    ecco allora..vuol dire che io, invece, a dispetto di questo tizio tuo amico starò invecchiando..ma, sinceramente, non la penso come te; credo solamente che le domande della vita per me sono altre, ma preferisco cercare dove trovo le risposte.

    Ciao con simpatia.......
    io dico sempre quel che penso, giusto e sbagliato che sia ;)
    Buonanotte e ora spengo questa macchina infernale che è il pc..gioie e dolori..

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