lunedì 22 febbraio 2010

Ultimatum della Libia

(tratto da Ticino online)

SVIZZERA/LIBIA

La Libia lancia l'ultimatum alla Svizzera: "Consegnateci quest'uomo entro mezzogiorno"

Le autorità libiche hanno dato all'ambasciata elvetica a Tripoli tempo fino a mezzogiorno di oggi per consegnare alla giustizia del paese africano Max Göldi. Oggi Doris Leuthard a Madrid affronterà la sorte degli ostaggi



LIBIA - Le autorità libiche hanno dato all'ambasciata elvetica a Tripoli tempo fino a mezzogiorno di oggi per consegnare alla giustizia del paese africano uno svizzero condannato alla prigione. Lo ha riportato l'agenzia di stampa ufficiale libica Jana. Questo ultimatum concerne Max Göldi condannato a quattro mesi di prigione."Il ministero libico degli esteri ha convocato ieri sera gli ambasciatori dei paesi dell'Unione europea a Tripoli e li ha informati che all'ambasciata è stato dato un ultimatum fino a lunedì a mezzogiorno (ora di Tripoli) per consegnare lo svizzero, altrimenti la Libia minaccia di prendere "misure", di cui non ha precisato la natura.

Max Göldi è stato condannato in appello dalla giustizia libica a quattro mesi di prigione per "soggiorno illegale" ed "esercizio di attività economiche illegali". Lo svizzero si trova attualmente rifugiato nell'ambasciata elvetica a Tripoli.

L'altro ostaggio svizzero, Rachid Hamdani, è stato prosciolto dalla giustizia. "Ha ricevuto l'autorizzazione a lasciare il paese", ha dichiarato alla televisione satellitare del Qatar, Al-Jazira, il ministro libico degli esteri, Mousa Kousa. "Potrebbe lasciare la Libia tra uno o due giorni", aveva dichiarato ieri sera alla AFP il suo avvocato Salah Zahaf.

Oggi Doris Leuthard a Madrid per la sorte degli ostaggi - La situazione dunque si surriscalda, e riuscire a trovare una mediazione diventa pressochè impossibile. Avrà un ruolo arduo Doris Leuthard che questa mattina sarà oggi a Madrid dove insieme alla presidenza di turno spagnola dell'Unione europea affronterà la questione dei due ostaggi svizzeri trattenuti in Libia dal luglio 2008.
La crisi tra Svizzera e Libia, già evocata giovedì scorso nella capitale spagnola, sarà nuovamente presa in considerazione oggi a margine delle discussioni tra Leuthard, il primo ministro spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero e il re Juan Carlos. La presidente della Confederazione, secondo i suoi servizi, intende ringraziare il re di Spagna e il governo per gli sforzi profusi nel tentativo di trovare una soluzione alla crisi.

Anche durante il fine settimana, si sono tenuti incontri a Berlino con la mediazione tedesca per risolvere la questione, ma nessuna informazione è filtrata sul loro contenuto.

"Abbiamo lavorato e lavoriamo per trovare una soluzione", ha semplicemente indicato ieri Georg Farago, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). "La Svizzera fa tutto ciò che è in suo potere per ottenere la liberazione dei due Svizzeri trattenuti in Libia", ha sottolineato.

Interrogato dall'Agenzia Telegrafica Svizzera, il ministero degli esteri ha da parte sua rifiutato di fare commenti.

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