martedì 10 febbraio 2009

Napolitano: "non è revisionismo, ma non scordiamo le colpe del fascismo"

(da il corriere della sera online del 10.2.2009)

Le polemiche di Slovenia e Croazia nei confronti dell'Italia «non hanno ragione d'essere»


ROMA - «La memoria che coltiviamo è innanzitutto quella della dura esperienza del fascismo e delle responsabilità storiche del regime fascista, delle sue avventure di aggressione e di guerra, che ci fa ricordare le sofferenza inflitte alla minoranza slovena negli anni del fascismo e della guerra. Ma non possiamo nemmeno dimenticare le sofferenze, fino a un'orribile morte, inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa». Sono le parole del presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciate alla commemorazione al Quirinale del Giorno del ricordo delle foibe.

«NON È REVISIONISMO» - «Non hanno alcuna ragione d'essere polemiche dall'esterno nei nostri confronti. Con gli Stati di nuova democrazia e indipendenza sorti ai confini dell'Italia vogliamo vivere in pace e in collaborazione nella prospettiva della più larga unità europea». Il Giorno del ricordo, ha sottolineato il capo dello Stato, vuole esprimere «la vicinanza affettuosa e solidale» delle istituzioni a quanti «vissero le tragiche vicende della persecuzione, dell'orrore delle foibe, dell'esodo massiccio degli italiani dalle terre in cui erano profondamente radicati». Si tratta di «un riconoscimento umano e istituzionale per troppo tempo mancato e giustamente sollecitato che non ha nulla a che vedere col revisionismo storico, col revanscismo e col nazionalismo». Napolitano si è dichiarato «lieto dei chiarimenti avuti il 31 gennaio scorso dal presidente sloveno» a proposito delle modalità in cui vengono ricordate le sofferenze dei profughi istriani, fiumani e dalmati.

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