martedì 10 febbraio 2009

il giorno del ricordo delle foibe

Oggi è il giorno del ricordo dei morti italiani nelle foibe del Carso, in Istria. Italiani.
Tanti di questi, torturati, trucidati avevano un'unica colpa, di non essere slavi. In effetti è stata una pulizia etnica a tutti gli effetti. E' inutile dire che erano fascisti o comunisti bisogna ricordare che sono stati uccisi perché erano considerati traditori della slavità comunista di Tito solo perché parlavano italiano. Ma loro erano italiani a tutti gli effetti, erano nati italiani in territorio italiano, perché soprattutto l'Istria non è mai stata slava, è sempre stata una regione italiana da almeno duemila anni, quando comunque gli slavi lì non c'erano ancora, anzi, ad essere precisi, ancora prima di Roma era territorio veneto, poi con Roma è stata Italia, poi Serenissima Repubblica di Venezia, poi prima di tornare italiana era Austria. Non vedo slavi.
Oggi l'Istria fa parte delle repubbliche di Slovenia e Croazia, non è più tempo di recriminazioni si parla di altri tipi di governi, si parla di stati che fanno parte (o faranno a breve) dell'Unione Europea, però è giusto ricordare i 12.000 morti delle foibe, ricordare i 350.000 sfollati dalmati e istriani che di punto in bianco hanno dovuto abbandonare le loro case e la loro terra per non venir internati nei lager slavi e morire.

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