venerdì 24 ottobre 2008

Islam a Padova

Islam Moderato? Noi ragioniamo, loro tagliano la gola

di Ferdinando Camon


... “Non esiste un islam moderato”. Zanonato sindaco di Padova, osserva che, venendo dall'Islam, Magdi Allam ha potuto liberamente cambiare la religione, e questa è una prova che l'Iaslam lascia piena libertà “Perché ciò è stato possibile per Magdi Allam – si chiede Zanonato -, emanciparsi e condividere valori della democrazia e dello Stato di diritto, dev'essere impossibile per altri?”

Ma come? Si chiede perché? Perché per aver abbandonato l'Islam Magdi Allam è stato condannato a morte dagli islamici, e la sentenza può essere eseguita in qualunque luogo e in qualunque momento. Anzi, mi correggo: non “può” essere eseguita, ma “deve” essere eseguita: per ogni islamico praticante che incontri Magdi Allam, dargli una coltellata o sparargli un colpo di pistola è un dovere sacro. E' questo il problema. E' di questo che stiamo parlando.

Magdi Allam gira scortato da una squadra di poliziotti. Zanonato lo cita come prova della libertà dall'islam, io mi permetto di citarlo come esempio lampante che l'Islam non lascia liberi, non ammette diritti dell'individuo, così come schiaccia i diritti delle donne. Sui diritti negati alle donne nessuno m rabatte, come se i diritti delle donne non facessero parte della democrazia. Zanonato cita la candidatura di Obama alla presidenza degli Stati Uniti come prova che gli Stati Uniti permettono ad un figlio dell'Islama di aspirare al comando della nazione. Non è così. Se salta fuori uno straccio di prova che Obama è islamico, frequenta moschee, prega Allah, la sua candidatura muore.

L'Islam ha inflitto agli Stati Uniti la più sanguinosa ferita della loro storia, migliaia di famiglie piangono ancora i parenti uccisi mentre erano al lavoro, da un nemico implacabile che li odiava solo perché erano infedeli.

“Islamico moderato si è definito fino all'altro ieri lo stesso Magdi Allam” osserva Francesco Jori. E' vero, ma Allam aggiunge che da allora lo volevano morto. Francesco Jori dice che “un sondaggio Demos segnala che l'85% delle persone non conosce l'islam, ma una su due ne dà comunque un giudizio negativo” ma il problema non è che noi non conosciamo gli islamici, il problema è che gli islamici vengono qui e non sanno niente di noi, e intendono vivere qui con le regole che si portano dietro dai paesi d'origine anche se queste regole (è il punto centrale del ragionamento) non sono compatibili né con la nostra Costituzione né con i nostri codici.

La tesi è molto semplice: chi vive qui deve accettare la nostra Costituzione e i nostri codici. Se nella sua mente sono caricate regole di vita familiare e sociale che contrastano con la nostra Costituzione e i nostri codici, deve far prevalere questi ultimi. La nostra Costituzione ci è costata lacrime e sangue, perfino una guerra civile. Essa regola la convivenza nella repubblica che si chiama Italia.

La nostra ripudia i principi cardine dell'Islam, che l'uomo val più della donna, il fedele più dell'infedele, l'emirato più della democrazia. I dieci, dodici tribunali islamici operanti in Inghilterra applicano la sharia, fondata su questi principi aberranti, e in pochi anni hanno pronunciato sette mila sentenze: sono sette mila tradimenti del diritto britannico. Io gli islamici che vivono in quei centri li espellerei in massa. Se nella nostra repubblica entrano e si stabiliscono migliaia, milioni di cittadini che ignorano la nostra Costituzione, o la sostituiscono con un loro libro sacro, a me non sta bene, e non dovrebbe star bene neanche a Zanonato (ce è un sindaco) neanche a Alessandro Zan (che è un assessore) e al grande giornalista (la sua critica mi ha addolorato) Francesco Jori.

Questo non significa chiudere le porte agli islamici. Se non esiste un islam moderato, esistono però (anche Magdi Allam lo afferma ripetutamente) islamici moderati. E' con loro che si può lavorare. Ed è chiaro che con gli stati islamici non si può rompere i ponti. Però non si può nemmeno dimenticare che se nello stato-guida dell'islam vengono eseguite mediamente due condanne a morte a settimana, contro chi deroga dalle norme islamiche, questo vuol dire che, nei giorni in cui noi abbiamo portato avanti questa polemica sui giornali, nel cuore dell'islam la polemica è stata risolta con due tagli della gola.


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