lunedì 4 agosto 2008

rieccoci

Precari, i tecnici: «Dubbi costituzionalità»

Il Servizio studi di Montecitorio invita ad «attenta valutazione» sulla norma contenuta nella manovra

ROMA - Le cosiddette misure anti-precari, contenute nella manovra economica, potrebbero non essere in linea con la Costituzione anche dopo le modifiche apportate dal Senato. Lo sostengono i tecnici della Camera.

«NORMA IN CONTRASTO CON ARTICOLO 3» - Il Servizio studi di Montecitorio invita in proposito a una «attenta valutazione» della distinzione» che la norma pone per sanare le violazioni delle norme sui contratti a termine «alla luce del principio di ragionevolezza di cui all'articolo 3 della Costituzione». La questione riguarda la disposizione che prevede per i soli giudizi in corso l'indennità invece del reintegro, distinguendo quindi «la disciplina applicabile ai giudizi in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione e quella applicabile alle analoghe violazioni commesse in data anteriore o successiva all'entrata in vigore di tale legge e che non siano oggetto dei predetti giudizi». L'articolo della Carta costituzionale indicato dai tecnici sottolinea che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».

MANOVRA ECONOMICA - Intanto le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno licenziato il testo per l'Aula di Montecitorio. Respinti tutti i 19 emendamenti presentati (18 erano dell'opposizione e uno di Aldo Di Biagio del Pdl, che correggeva l'articolo sui precari, ma è stato ritirato). Il testo è dunque quello approvato venerdì dal Senato. La manovra economica ora approderà in Aula per la discussione generale. Il ministro dei Rapporti per il Parlamento dovrebbe porre la questione di fiducia intorno alle 15. Il voto definitivo è previsto per martedì

04 agosto 2008

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