domenica 23 gennaio 2011

Il nucleare vorrebbe tornare in Italia

Si parla tanto di nucleare in Italia, cè il premier che vuole di nuovo un'Italia con centrali nucleari, ma nessuno in Italia capisce che è solo un discorso di "investimenti" come il ponte sullo stretto, al premier non gli interessa nemmeno che vengano costruite, a lui interessa incamerare soldi, soldi che finiranno solo nelle sue controllate e nelle controllate della mafia (che molte volte coincidono). Perché tutte le ditte che lavoreranno per costruire queste opere inutili saranno sempre nell'ambito mafioso della sua "famiglia".
E tutti e dire sì come pecore, come se un referendum non avesse detto no al nucleare e a ragione, dato che ancora oggi non si sa cosa fare delle scorie radiottive, ne in Italia, ne in qualsiasi paese d'Europa.
Ma di più, anche se (forse) le nuove centrali di nuova tecnologia sono più sicure, di certo costano molto di più delle ventrali di trenta anni fa, e non conto le "parcelle" inevitabili nel mondo dele costruzioni e mondo politico italiano, sarà sempre un'energia che coste molto di più di qualsiasi altro metodo di produzione.
Non considerare fonti alternative al petrolio, al carbone e al nucleare è oggi da folli, e mentre tutti gli altri paesi pensano a solare, eolico, bio masse e altro, la povera italiaetta (che non ha ovviamente giacimenti di uranio) pensa a grandi centrali nucleari...

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