martedì 16 novembre 2010

Vieni via con me



Volevo fare un commento ai post precedenti, ma ho preferito comporne direttamente uno nuovo, Per dire che la trasmissione "vieni via con me" non è solo Bersani e Fini, o denuncia della mafia, è anche denuncia ad alto livello, contro l'accanimento terapeutico in casi clinici estremi (Englaro e Welby) e su questo si è toccato proprio il punto più emozionante nella storia di Mina Welby, moglie di un destinato ad una morte atroce, ma anche la risposta della chiesa che ha vietato a Welby un funerale religioso, ben conoscendo la loro religiosità, una mancanza di misericordia, data invece, come sottolineato da Saviano ad aguzzini come Franco e Pinochet. Mi piacerebbe trovare il testo della risposta data a Mina Welby, dal dal vicariato di Roma, dove si dovevano tenere i funerali, che mi ha decisamente lasciato senza parole.

Invece ho trovato qualcosa:
« In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324-2325) »

E una vita dedicata, nella piena consapevolezza di come sarebbe morto, comunque nella ricerca di un conforto nella religione, questo conforto gli è stato negato nella morte. Non lo trovo giusto.

3 commenti:

  1. Hai ragione Sergio..eccome..
    la Chiesa spesso ha sbagliato nel passato e lo fa ancora ora..si erge a "giudice supremo" di cose che forse neanche conosce bene..o non conosce affatto!
    Credo comunque che Welby fosse consapevole di questa cosa già molto prima di andarsene..certo sperava in un gesto "misericordioso" come del resto Gesù ci insegna a fare nel confronto di ogni nostro fratello (a volte anche nemico).
    La sua è stata comunque una scelta coraggiosa, visto che la moglie diceva che amava la vita..ma "quella" non era più vita..si certo il Vangelo (o parola di Dio) dice pure, per i credenti, che NON dobbiamo decidere NOI, QUALE È LA QUALITÀ DELLA VITA, NON DOVREMMO AVERE NOI UN POTERE DECISIONALE SULLA STESSA, LA SOFFERENZA SE ACCETTATA (come la croce per il cristo) SERVE A QUALCOSA......sempre per chi crede logicamente.......ma credo che Welby, come del resto mia zia che ha voluto UNA FINE COSÌ IN PIENA CONSAPEVOLEZZA (altrimenti non si può)ormai 5 anni fa', non è che si son arresi subito.......ma quando si hanno anni e anni di pura sofferenza (fisica e morale), non si può DIRE CONTINUA A VIVERE SE NON SI VUOLE PIÙ...(anche se a mia zia i funerali religiosi son stati concessi anche se non tutti i preti eran concordi!).
    Allora la chiesa perdona e dà appunto un funerale religioso a chi, per esempio, si toglie la vita che era imbottito di barbiturici o altro e, così facendo, non era NEL PIENO DELLE SUE FACOLTÀ MENTALI???
    Non ci sto neanche io.............

    Ciao e buon proseguimento amico mio :p

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  2. Ciao Felina, grazie per il commento, Dicono che Dio perdona, perché la Chiesa no?

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  3. perchè Carissimo,
    semplice se vuoi la risposta o meglio quella che mi sento di dirti io:
    la Chiesa non è Dio..o, se preferisci, Dio non è la Chiesa, si dovrebbe rappresentarla ma è fatta da uomini imperfetti e che sbagliano........
    Buonanotte..........baci :)

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