mercoledì 29 aprile 2009

i 3 quesiti del prossimo referendum

Tutti parlano del referendum, quando farlo, perchè farlo, quorum, non quorum... ma di cosa parlano i quesiti ai quali il popolo italiano dovrebbe segnare il SI' o il NO. Quanti italiani sanno cosa riguardano i quesiti.

Il quesito N.1 in sostanza regola l'elezione dei nostri rappresentanti alla camera dei deputati.
Se passa il "No" rimane la legge elettorale attuale.
Se passa il "Si", avremo uno sbarramento del 4% per essere eletti. Cioè ogni singolo partito per essere rappresentato alla camera deve ottenere minimo il 4% dei voti su base nazionale. Inoltre sempre se passa il "Si" al partito che ottiene la maggioranza dei voti in assoluto, gli viene assegnato il premio di maggioranza (n. di seggi in parlamento)... Cioè il partito che ottiene piu' voti governa.

Il quesito N.2 regola l'elezione dei rappresentanti al Senato.
Se passa il "No" rimane la legge elettorale attuale.
Se passa il "Si", avremo uno sbarramento dell' 8% per essere eletti. Cioè ogni singolo partito per essere rappresentato al Senato deve ottenere minimo l' 8% dei voti su base nazionale. Inoltre sempre se passa il "Si" al partito che ottiene la maggioranza dei voti su base nazionale, viene assegnato il premio di maggioranza, ma con calcolo su base regionale (n. di seggi in senato)

Il quesito N.3 chiede la cancellazione delle candidature "multiple".
Se passa il "No" rimane tutto com'è.
Se passa il "Si" si impedisce ad ogni politico (rappresentante) di presentare la propria candidatura in piu' collegi. Cioè mentre con l'attuale legge ti puoi candidare alla Camera, Senato, Regione, Provincia ecc. ecc. se passa il "NO" il signolo politico può optare per una sola scelta. Così facendo si evitano le cosidette candidature civetta mettendo il proprio nome per attirare voti, che poi rifiutando il seggio viene passato al primo della lista non eletto.

Credo che l'unico quesito al quale si dovrebbe rispondere sia il terzo, gli altri due sono semplicemente delle trappole e meriterebbero di non superare il quorum, ma direi di piu', non ci sarebbe nemmeno il bisogno di questi referendum se si decidesse di togliere una volta per tutte la percentuale di proporzionale, che è quella che vizia il tutto.
Ci vuole la preferenza secca, si viene eletti solo se ti danno piu' voti altrimenti te ne stai a casa, cosi' ci sarebbe davvero il rinnovamento, e chi va al parlamento davvero ci rappresenterebbe, magari vincerebbe lo stesso il PDL, ma sarebbero costretti a lavorare, sapendo che alle prossime elezioni probabilmente non verrebbero piu' rieletti.
Ma è valido anche lo sbarramento, se un partito non raggiunge quella percentuale non va al parlamento, cosi' si eliminano tutte le listine che provocano solo confusione nelle alleanze, che non ci dovrebbero neppure essere, se il Pannella o il Bertinotti di turno non raggiunge la percentuale per avere seggi vuol dire che ha sbagliato la campagna elettorale.
Il premio di maggioranza sarebbe giusto se chi viene eletto rappresenta davvero gli elettori, se si parla di democrazia, perchè il parlamento possa lavorare c'è bisogno di una maggioranza solida, pero' il problema sta oggi nel fatto che non è possibile eleggere davvero i nostri rappresentanti, perchè il proporzionale fa andare al parlamento solo persone già scelte, non quelle che vorrebbe davvero l'elettore... per cui si creano delle false elezioni in una falsa democrazia.

Quando ci sarà la preferenza unica senza nessun punto di proporzionale, allora si avrà davvero una democrazia, con persone che davvero faranno qualcosa in piu' per il cittadino e per la nazione, non solo per le proprie tasche. Quando si arriverà a fare elezioni dove vengono eletti dei veri rappresentanti, forse saremo pronti anche per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, ma forse, perchè si dovranno superare gli ostacoli messi dall'attuale sistema politico, che difficilmente molla la sedia, e sicuramente escogiteranno sempre qualcosa per rimanere sempre al potere... sarà l'inizio della terza repubblica, un bel giorno.

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